Pera

Musica, maestro!

Domenica 17 settembre alle ore 17 presso la chiesa parrocchiale di Pollone, nel contesto della festa patronale di Sant’Eusebio prete, dopo un lungo intervento di restauro, grazie ai contributi da parte della Conferenza Episcopale Italiana e della  generosità di tanti pollonesi, sarà possibile riascoltare l’organo Pera 1916 con la capacità artistica e musicale del maestro Ivan Ronda.

Ecco le dichiarazioni del restauratore Alessandro Rigola: «Si tratta di uno strumento costruito da Carlo Pera nel 1906, un organo che all’epoca era all’avanguardia perché realizzato adottando soluzioni tecniche e costruttive allora poco diffuse in Italia. È stato fortemente modificato e manomesso negli anni ‘60, tanto che prima dello smontaggio pareva una accozzaglia di materiali di varia fattura ed epoca, senza alcun valore storico di rilievo. Solamente con la rimozione di tutte le modifiche successive alla costruzione è emersa la vera fisionomia e si è deciso, in accordo con il parroco don Bertarelli, di ricostruire l’impianto fonico originale e ri portare la consolle sulla cantoria, ricostruendola su modello di strumenti costruiti a quel tempo dallo stesso autore, pur lasciando la trazione elettrica installata negli anni ‘60 al posto dell’originale trazione pneumatica tubolare. Sono stati restaurati i mantici e tutti i somieri a pistoni originali delle due tastiere, costruiti due somieri nuovi per le canne della pedaliera suddivise nei due registri originali riposizionando al proprio posto le canne del violone, utilizzate al po sto della tromba del primo manuale. È stata rifatta la tromba secondo le misure originali e ricostruita anche la copertura lignea della cassa dello strumento, che era stata asporta ta e che, oltre a proteggere le canne interne dalla polvere e dagli insetti morti che cado no dal rosone della controfacciata, migliora di molto l’acustica e la resa sonora dell’organo. Ogni singolo registro è stato reintonato secondo il gusto dell’epoca nella quale cui fu costruito l’organo, tenendo presente le caratteristiche di intonazione degli organi costruiti dal Pera in quegli anni e rimasti originali. Siccome non rimaneva alcuna traccia superstite dell’originale sistema trasmissivo pneumatico-tubolare, si è deciso di mantenere la trazione elettrica degli anni ‘60, revisionandola completamente sostituendo tutti i cavi di collegamento e inserendo un nuovo centralino elettronico, appositamente sviluppato e realizzato per la gestione delle unioni e degli accoppiamenti».

Il parroco don Luca Bertarelli esprime la sua soddisfazione per il lavoro compiuto: «Era nostro dovere preservare quello che è non solo uno strumento utilizzato per le liturgie, ma anche un patrimonio di gran de valore storico e culturale per la parroc chia e per la comunità. In primavera, quan do l’organo verrà deinitivamente accordato, organizzeremo un concerto inaugurale. Per realizzare il progetto abbiamo beneiciato del supporto economico della Cei, la Con ferenza Episcopale Italiana, che attraverso l’otto per mille ha elargito il 40% dell’im porto complessivo. Un ringraziamento an che a Giorgio Barbera per il contributo dato in memoria della moglie Renata e alle tante persone che hanno partecipato con una pic cola ma signiicativa offerta».

Questo concerto è come il “prologo” di un maggiore tentativo di coordinamento delle iniziative musicali e organistiche da parte della diocesi di Biella e di un gruppo di collaboratori che sta lavorano a tal progetto da alcuni mesi. Si intende valorizzare la musica in chiesa e la musica organistica con iniziative nuove e diversificate, i prossimi passi saranno la storica rassegna musicale dell’Oratorio di San Filippo in Biella “Ad Maiorem Dei Gloriam” e altri concerti che toccheranno le chiese di Chiavazza e della Ss. Trinità sempre in Biella.

Il programma del concerto:J. C. F. Bach: Allegretto e varizioni su “Ah! Vous diraj-je maman”
J. S. Bach: Fuga “alla giga” BWV 577
W. A. Mozart: “Adagio” (arr. W. J. Westbrook)
A. Willscher: Carmen Phantasy
E. Pasini: Cantabile n. 2 “For you”
A. Willscher: “My Beethoven” on a Rag
F. V. Suppè: Ouverture “Il poeta e il contadino” (arr. Ivan Ronda)

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