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La Parola per oggi

“Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina”. Una comando semplice quello di Gesù. In forma di invito. Una parola, agli occhi dei più, folle. Il paralitico non fa altro, si alza e cammina. Va’. Quando gli chiedono chi sia stato a fare il “miracolo”, egli non sa rispondere. Però cammina. Compie un’azione. Gesù lo incontra di nuovo e gli spiega cos’è successo: la guarigione è associata al perdono. Solamente in quel momento parla e dice chi è stato e perché. In un certo senso anche questo è camminare, andare avanti. Ci è chiesto di alzarci, prendere i lettucci delle nostre ansie, delle nostre disillusioni, delle nostre tristezze, dei nostri difetti fisici, dei nostri sbagli, addirittura dei nostri peccati, per abbeverarci all’acqua che esce da Oriente, di cui ci istruisce oggi il profeta Ezechiele. “O Oriens”, canta l’antifona al Magnificat del 21 dicembre. Gesù è il sole che “oria” (sic!), che sorge a liberarci da ogni male, paura e tentazione. Perché egli per primo è l’uomo che cammina. Verso Gerusalemme, verso il Calvario, verso il Sepolcro. Vuoto. C’è chi non lo capisce: “i Giudei cominciarono a perseguitare Gesù, perché faceva tali cose di sabato (Gv 5,16).” Ma lui cammina. Perché come conclude Christian Bobin nel suo libretto intitolato proprio L’uomo che cammina: “Forse non abbiamo mai avuto altra scelta che tra una parola folle e una vana”. https://vangelodelgiorno.org/IT/gospel

Per approfondire: Letteratura: Cristian Bobin, L’uomo che cammina, Qiqajon,Magnano,1998.http://www.liceomedi.com/did_online/uomo%20cammina.pdf; Fumetti Jiro Taniguchi, L’uomo che cammina, Panini Comics 1999. https://www.lospaziobianco.it/cammino-uomo-cammina/; Scultura Auguste Rodin, L’uomo che cammina, 1907, bronzo. https://dacapoadodiciblog.wordpress.com/2018/08/02/il-corpo-e-un-calco-su-cui-si-imprimono-le-passioni-auguste-rodin/ Alberto Giacometti, L’uomo che cammina, 1960, bronzo. https://www.profduepuntozero.it/2008/11/06/uomo-che-cammina/

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