“Non temete; andate”. Due verbi, due azioni, due imperativi. Se sei in Cristo non temi; inizialmente può capitarti di farlo, ma quando ti rendi conto che Cristo ha vinto anche la morte, non hai più paura. Ha vinto la morte fisica, ha vinto la morte del tuo egoismo, del tuo peccato, ha vinto la morte della tua angoscia.
Ciò non elimina il dolore e l’aspetto triste e luttuoso della morte, che va sempre considerato, ma pian piano lo supera, inserendolo nella dimensione di Dio, dove c’è solo vita.
Ecco perché se siamo nel Risorto, non possiamo che andare, avanzare, verso orizzonti di bene, sicuri che già viviamo una vita che diventerà piena dopo la morte. Perché solo dopo la morte? Perché essa è conseguenza del peccato originario, con il quale ci siamo staccati da Dio per vivere una indipendenza impossibile, recidendoci la possibilità della vera libertà, quella di essere come Dio ci ha pensati, noi. Cristo ha vinto la morte, Cristo ha vinto il nostro peccato.
Dai, non temere, vai!
Qui un coro di Handel tra il serio e il faceto…risus paschalis (morigerato)!
