La Parola per oggi

Gdc 13,2-7.24-25; Sal 70;Lc 1,5-25

«Non immaginarti che il Signore nella sua sublimità sia lontano: egli, pur così infinitamente sublime, ti è del tutto vicino, più vicino degli uomini che avvicini ogni giorno […], più vicino che non a te stesso. Bada perciò ai tuoi passi, quando entri nella Casa del Signore (Qo 4,17) E perché? Proprio perché nella Casa del Signore è offerta l’unica cosa che salva, la consolazione più beata […]

Ma sta’ attento, bada anzitutto di fare buon uso di quanto ti è offerto. Fanne uso con fede. Non c’è nessuna certezza così interiore, così forte e così beata come quella della fede. Ma la certezza della fede non è qualcosa con cui si nasce, non è la fiducia di un animo giovanile e traboccante di gioia della vita. Ancora meno la fede è qualcosa di campato in aria. La fede è la certezza, la certezza beata che è in timore e tremore. Quando si vede la fede da questo speciale angolo, cioè da quello celeste allora non si vede in essa che un riflesso della beatitudine.»

Soren Kierkegaard, Pensieri che feriscono alle spalle, Padova, 1982, 33 ss.

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