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La Parola per oggi

Ap 20,1-4.11-21,2; Sal 83; Lc 21,29-33

Il numero mille è uno dei protagonisti di questo capitolo 20, numero che qui indica un tempo che ha una fine, un tempo lungo ma non infinito.

Mille anni può ancora regnare Satana, mille anni regnano i risorti, un periodo uguale ma con due connotazioni diverse: dopo che il maligno sarà rinchiuso nell’abisso per il tempo indicato, potrà ancora operare per un po’ di tempo, ma è già vinto nella Passione, Morte e Resurrezione di Cristo.

Mille anni è il periodo in cui regnano coloro che sono risorti a causa della prima resurrezione, che è il Battesimo; questo tempo sta quindi ad indicare la vita terrena, nella quale i battezzati hanno già vinto il male. Poi, alla fine dei tempi, regneranno per sempre nella vita eterna, a causa della Resurrezione finale, che avverrà alla fine dei tempi.

Il male deve operare ancora per un po’ di tempo, ma non regnare – mai – perché Cristo è il Sovrano. Egli ha vinto e noi in Lui, per sempre.

«E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più. E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo».

Alleluia!

Ascolta Worthy is the Lamb e l’Amen finale dal Messia di G. F. Händel, nella versione di John Eliot Gardiner

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