Come una visitazione è ogni incontro con i pellegrini del beato Pier Giorgio. Ogni incontro, ciascun incontro, tutti gli incontri, perché ciascuno è particolare.
Così lo stare insieme di ieri, giovedì 20 agosto, con l’arcivescovo di Arezzo, mons. Riccardo Fontana e con 21 dei suoi presbiteri è stato come una visitazione, una rivelazione della Chiesa in cammino, in cui lo Spirito ancora una volta ha ispirato parole e gesti di fraternità, complice (e sicuramente intercedente) il beato Pier Giorgio.
L’incontro iniziale sulla vita del beato (in cui si è visto più volte il vescovo Riccardo commuoversi, per l’amore che porta a Pier Giorgio), arricchito da domande e interventi dei preti presenti e – perché no – dal refrigerio di qualche bevanda fresca e dalla golosità dei locali torcetti e di un buon caffè, memori che quel bicchiere d’acqua dato a chi è di Cristo è ben visto in Cielo, ha poi avuto il suo seguito naturale a Villa Ametis, dimora viva per tutti coloro che vogliono conoscere più da vicino Pier Giorgio e la sua famiglia. Famiglia che ieri si è fatta presente attraverso le signore Wanda e Giovanna, nipoti del beato e amiche di lunga data di mons. Riccardo, che già conosceva la loro madre, la signora Luciana.
L’Eucarestia celebrata in parrocchia, segno della comunione ecclesiale con il popolo di Dio, ha dato spunto all’arcivescovo per una incisiva omelia incentrata sulla Chiesa e l’Eucarestia, facendo memoria dell’amore di Pier Giorgio per esse.
Così un’ottima cena conviviale (uno dei presbiteri più anziani ha chiosato con spiccato accento toscano: «ora so che se voglio fare un pranzo buono, devo venire a Biella!») ha concluso il bel pomeriggio e la serata insieme, con l’assicurazione di un arrivederci che impegna la nostra comunità parrocchiale e diocesana: il vescovo e gli assistenti di Azione Cattolica, presenti nella pienezza del Collegio, hanno chiesto di poter continuare a collaborare per la pastorale dei giovani della diocesi di Arezzo, incentrando il cammino sul nostro comune amico beato.
Come sempre per noi la presenza di Pier Giorgio è un dono e una responsabilità: chi ci sta?
Grazie amici aretini: da ieri un legame di comunione ecclesiale con voi è ancora più vivo!